venerdì 7 maggio 2010

VESPRI



Uno dei doni delle ore serali
è il buio, velo di velluto tra il tuo sé
e l’arte bestiale del morire.
Le tue ginocchia, spalle, costole,
sono impresse dure nella pergamena della pelle.
Guardi il tuo cuore battere, tanto ti sei fatto fine.

Un altro dono è il sonno stordito, narcotico.
Interi giorni sgocciano adagio nelle vene,
cateteri barattano morfina col sollievo
dal dolore venefico e profondo come i sogni.

Stasera ti auguro: una candela spenta
con dolcezza, l’ultima pagina del tuo libro,
tutti i tuoi figli accanto. E possano le tue ossa
cantare, non più di dolore ma di rose.

(Moira Egan, da La seta della cravatta)