mercoledì 27 ottobre 2010

L'esistenza



Quello che ci stupisce
e gli altri non sanno
è come siamo giovani,
dentro, giovani ancora
nei corpi invecchiati,
e delicati e fragili,
come quei fiori
che basta soffiare
per farli di colpo
morire.

(Alberto Vigevani)

giovedì 21 ottobre 2010

Potessero le mie mani sfogliare


Pronunzio il tuo nome
nelle notti scure,
quando sorgono gli astri
per bere dalla luna
e dormono le frasche
delle macchie occulte.
E mi sento vuoto
di musica e passione.
Orologio pazzo che suona
antiche ore morte.
Pronunzio il tuo nome
in questa notte scura,
e il tuo nome risuona
più lontano che mai.
Più lontano di tutte le stelle
e più dolente della dolce pioggia.
T'amerò come allora
qualche volta? Che colpa
ha mai questo mio cuore?
Se la nebbia svanisce,
quale nuova passione mi attende?
Sarà tranquilla e pura?
Potessero le mie mani
sfogliare la luna!

(Federico Garcia Lorca)

domenica 10 ottobre 2010

Voce



Se ti parlo io
se mi parli tu
non lo so
ma c’è la voce che rimane
morbida e dolce
all’orizzonte dei pensieri
al confine dell’udibile
alla porta dei sogni
dove aspettano i cipressi
là dove finisce il mondo
nella notte delle stelle

Una voce sembra
che sorrida
morbida e dolce
e che dica solo
il tuo nome

(Ute Margaret Saine)

venerdì 1 ottobre 2010

SAPRAI


Saprai che non t'amo
e che t'amo
Saprai che non t'amo e che t'amo
perché la vita è in due maniere,
la parola è un'ala del silenzio,
il fuoco ha una metà di freddo.
Io t'amo per cominciare ad amarti,
per ricominciare l'infinito,
per non cessare d'amarti mai:
per questo non t'amo ancora.
T'amo e non t'amo come se avessi
nelle mie mani le chiavi della gioia
e un incerto destino sventurato.
Il mio amore ha due vite per amarti.
Per questo t'amo quando non t'amo
e per questo t'amo quando t'amo.

Pablo Neruda (1904-1973)