martedì 31 maggio 2011

Tu dici



"Tu dici che ami i fiori e tagli loro il gambo,
tu dici che ami i cani e metti loro il guinzaglio,
tu dici che ami gli uccellini e li metti in gabbia,
tu dici che mi ami,
allora io ho paura."

(Jean Cocteau)

mercoledì 25 maggio 2011

Sassolini

Una mia carissima amica mi ha scritto di aver partecipato al Concorso letterario indetto dalla Onlus Africadegna, la Comunità La Collina e l'associazione Oltre le
sbarre il cui tema era: I sassolini della speranza...per ritrovare il sentiero.
La sua deliziosa poesia ha vinto il terzo premio.....
Anche io la premio per la sensibilità e l'amore che dimostra in tutte le sue cose...




Stanno lì…

Senza rabbia né dolore

Stanno lì…

Sole Pioggia Vento

Stanno lì…

Qualcuno li raccoglie

Ascolta…

Silenzi di speranza

Musiche di sogni dimenticati

Parole che parlano la tua lingua, Natura

Per ritrovare il sentiero dell’Umanità.

(Carla)

martedì 17 maggio 2011

Credo in te amico



Credo nel tuo sorriso,
finestra aperta nel tuo essere.
Credo nel tuo sguardo,
specchio della tua onestà.
Credo nella tua mano,
sempre tesa per dare.
Credo nel tuo abbraccio,
accoglienza sincera del tuo cuore.
Credo nella tua parola,
espressione di quello che ami e speri.
Credo in te amico,
così, semplicemente,
nell’eloquenza del silenzio.

(Elena Oshiro)

mercoledì 4 maggio 2011

CAPITANO! MIO CAPITANO!



O Capitano! mio Capitano! il nostro viaggio tremendo è finito,
La nave ha superato ogni tempesta, l'ambito premio è vinto,
Il porto è vicino, odo le campane, il popolo è esultante,

Gli occhi seguono la solida chiglia, l'audace e altero vascello;
Ma o cuore! cuore! cuore!
O rosse gocce sanguinanti sul ponte
Dove è disteso il mio Capitano
Caduto morto, freddato.

O Capitano! mio Capitano! àlzati e ascolta le campane; àlzati,
Svetta per te la bandiera, trilla per te la tromba, per te
I mazzi di fiori, le ghirlande coi nastri, le rive nere di folla,
Chiamano te, le masse ondeggianti, i volti fissi impazienti,
Qua Capitano! padre amato!
Questo braccio sotto il tuo capo!
É un puro sogno che sul ponte
Cadesti morto, freddato.

Ma non risponde il mio Capitano, immobili e bianche le sue labbra,
Mio padre non sente il mio braccio, non ha più polso e volere;
La nave è ancorata sana e salva, il viaggio è finito,
Torna dal viaggio tremendo col premio vinto la nave;
Rive esultate, e voi squillate, campane!
Io con passo angosciato cammino sul ponte
Dove è disteso il mio Capitano
Caduto morto, freddato.

WALT WHITMAN (1865)

domenica 1 maggio 2011

Il lavoro


Ma noi abbiamo rovinato, o Signore,
il lavoro umano.
Abbiamo sciupato il mistero della creazione.
Questa sera, o Signore,
Ti offro il lungo grido di ribellione
degli uomini, schiavi del lavoro.
Ti offro l'umiliazione e la pena di ognuno,
Ti offro la lotta di tutti,
Ti offro i bastonati, gl'imprigionati,
i mitragliati, gli uccisi,
A quell'esercito di lavoratori che lottano
con l'arma della sofferenza
perché siano liberi i loro fratelli.
Signore, illuminali con la Tua luce;
siano lucidi nel conflitto,
siano giusti nella lotta,
siano generosi nel dono.
Purifica il loro cuore, affinché si battano per amore
e tutti, liberi e fieri,
possano offrire al Padre alla fine dei tempi
il Paradiso
che con Te avranno costruito con le loro mani

(Michel Quoist)