venerdì 27 gennaio 2012

LA TORTURA




Ogni notte soldati ubriachi vengono a picchiarci

con bastoni e il mio corpo è nero di lividi

come un pezzo di legno bruciacchiato.

A volte ci gettano qualche carota cruda,

una barbabietola ed è una vergogna:

ci si batte per averne un pezzetto e perfino

qualche foglia.

L'altro giorno due ragazzi sono scappati,

allora ci hanno messo in fila e ogni quinto

della fila veniva fucilato...

lo non ero la quinta, ma so che non uscirò viva

da qui.

Dico addio a tutti, cara mamma, caro papà,

mie sorelle, miei fratelli, e piango...


(Dalla lettera di una giovane russa, Ljubka Sevstova,
scritta poco prima di essere fucilata)
















sabato 21 gennaio 2012

Stranezze contabili


Nella contabilità dell'anima

i dolori si registrano per cassa.

Così può capitare

di prendere decisioni buone

che lì per lì sembrano indolori

e quando inevitabilmente

arriva il contraccolpo

tanto tempo è passato

che le buone ragioni

si son perse per strada.

Emergono solo i dolori.

E non per competenza.



(Chiara Colombari)