lunedì 27 dicembre 2010
Nato
Nato.
Cosí è nato, anche lui.
Nato come tutti.
Come me, che morirò.
Figlio d’una donna reale.
Uno giunto dalle profondità del corpo.
In viaggio verso l’omega.
Esposto
alla propria assenza
da ogni dove,
in ogni istante.
E la sua testa
è una testa contro un muro
cedevole per ora.
E le sue mosse
sono tentativi di eludere
il verdetto universale.
Ho capito che è già a metà del cammino.
Ma questo non me lo ha detto,
no…..
(Wislawa Szymborska)
sabato 25 dicembre 2010
La poesia nella Bibbia
Il popolo che camminava nelle tenebre vide una grande luce
Su coloro che abitavano in terra tenebrosa
Una luce rifulse.
Hai moltiplicato la gioia
Hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te
Come si gioisce
Quando si spartisce la preda.
….
Poiché un bambino è nato per noi,
ci è stato dato un figlio.
Sulle sue spalle è il segno della sovranità
Ed è chiamato:
Consigliere ammirabile, Dio potente
Padre per sempre, Principe della pace.
(Isaia 9, 1 – 2; 5.)
sabato 18 dicembre 2010
I miei haiku - Primavera
mercoledì 27 ottobre 2010
L'esistenza
giovedì 21 ottobre 2010
Potessero le mie mani sfogliare
Pronunzio il tuo nome
nelle notti scure,
quando sorgono gli astri
per bere dalla luna
e dormono le frasche
delle macchie occulte.
E mi sento vuoto
di musica e passione.
Orologio pazzo che suona
antiche ore morte.
Pronunzio il tuo nome
in questa notte scura,
e il tuo nome risuona
più lontano che mai.
Più lontano di tutte le stelle
e più dolente della dolce pioggia.
T'amerò come allora
qualche volta? Che colpa
ha mai questo mio cuore?
Se la nebbia svanisce,
quale nuova passione mi attende?
Sarà tranquilla e pura?
Potessero le mie mani
sfogliare la luna!
(Federico Garcia Lorca)
domenica 10 ottobre 2010
Voce
Se ti parlo io
se mi parli tu
non lo so
ma c’è la voce che rimane
morbida e dolce
all’orizzonte dei pensieri
al confine dell’udibile
alla porta dei sogni
dove aspettano i cipressi
là dove finisce il mondo
nella notte delle stelle
Una voce sembra
che sorrida
morbida e dolce
e che dica solo
il tuo nome
(Ute Margaret Saine)
venerdì 1 ottobre 2010
SAPRAI
Saprai che non t'amo
e che t'amo
Saprai che non t'amo e che t'amo
perché la vita è in due maniere,
la parola è un'ala del silenzio,
il fuoco ha una metà di freddo.
Io t'amo per cominciare ad amarti,
per ricominciare l'infinito,
per non cessare d'amarti mai:
per questo non t'amo ancora.
T'amo e non t'amo come se avessi
nelle mie mani le chiavi della gioia
e un incerto destino sventurato.
Il mio amore ha due vite per amarti.
Per questo t'amo quando non t'amo
e per questo t'amo quando t'amo.
Pablo Neruda (1904-1973)
lunedì 27 settembre 2010
Un minuto di silenzio
martedì 21 settembre 2010
Autunno
domenica 19 settembre 2010
L'AMORE MIO MI CHIEDE
venerdì 17 settembre 2010
Và
martedì 14 settembre 2010
da: La signora dell’ultima volta
martedì 7 settembre 2010
Bolle di sapone
Lo sai ched'è la Bolla de Sapone?
L'astuccio trasparente d'un sospiro.
Uscita da la canna vola in giro,
sballottolata senza direzzione,
pe' fasse cunnolà come se sia
dall'aria stesssa che la porta via.
Una Farfalla bianca, un certo giorno,
ner vede quela palla cristallina
che rispecchiava come una vetrina
tutta la robba che ciaveva intorno,
j'agnede incontro e la chiamò:
- Sorella,fammete rimirà! Quanto sei bella!
Er celo, er mare, l'arberi, li fiori
pare che t'accompagnino ner volo:
e mentre rubbi, in un momento solo,
tutte le luci e tutti li colori,
te godi er monno e te ne vai tranquilla
ner sole che sbrilluccica e sfavilla.-
La Bolla de Sapone je rispose:
- So' bella, si, ma duro troppo poco.
La vita mia, che nasce per un gioco
come la maggior parte de le cose,
sta chiusa in una goccia...
Tutto quanto finisce in una lagrima de pianto.
(Trilussa)
venerdì 3 settembre 2010
FELICITA'
giovedì 5 agosto 2010
Albero in riva al fiume
domenica 27 giugno 2010
Dormono...........
venerdì 7 maggio 2010
VESPRI
Uno dei doni delle ore serali
è il buio, velo di velluto tra il tuo sé
e l’arte bestiale del morire.
Le tue ginocchia, spalle, costole,
sono impresse dure nella pergamena della pelle.
Guardi il tuo cuore battere, tanto ti sei fatto fine.
Un altro dono è il sonno stordito, narcotico.
Interi giorni sgocciano adagio nelle vene,
cateteri barattano morfina col sollievo
dal dolore venefico e profondo come i sogni.
Stasera ti auguro: una candela spenta
con dolcezza, l’ultima pagina del tuo libro,
tutti i tuoi figli accanto. E possano le tue ossa
cantare, non più di dolore ma di rose.
(Moira Egan, da La seta della cravatta)
giovedì 22 aprile 2010
AMO
lunedì 19 aprile 2010
IL DESTINO DEL POETA
Parole? Si, di aria
e nell'aria perdute.
Tu lascia che mi perda tra parole,
lasciami essere aria su labbra,
un soffio vagabondo senza sagoma,
breve aroma che l'aria fa svenire.
Anche la luce in se stessa si perde.
(Octavio Paz,)
venerdì 9 aprile 2010
POESIA
La vita – è il solo modo
per coprirsi di foglie,
prendere fiato sulla sabbia,
sollevarsi sulle ali;
essere un cane,
o carezzarlo sul suo pelo caldo;
distinguere il dolore
da tutto ciò che dolore non è;
stare dentro gli eventi,
dileguarsi nelle vedute,
cercare il più piccolo errore.
Un’occasione eccezionale
per ricordare per un attimo
di che si è parlato
a luce spenta;
e almeno per una volta
inciampare in una pietra,
bagnarsi in qualche pioggia,
perdere le chiavi tra l’erba;
e seguire con gli occhi una scintilla di vento;
e persistere nel non sapere
qualcosa d’importante.
Wislawa Szymborska
domenica 28 marzo 2010
Voce
Se ti parlo io
se mi parli tu
non lo so
ma c’è la voce che rimane
morbida e dolce
all’orizzonte dei pensieri
al confine dell’udibile
alla porta dei sogni
dove aspettano i cipressi
là dove finisce il mondo
nella notte delle stelle
Una voce sembra
che sorrida
morbida e dolce
e che dica solo
il tuo nome
(Ute Margaret Saine)
lunedì 22 marzo 2010
Primavera
Intorno a me c'è una brezza di innovazione
osservo e noto alcune sottili differenze
nelle fragranze primaverili,
ma soprattutto nelle varie colorazioni.
L'orologio del tempo ha spostato la sua lancetta
e sotto la coperta invernale rinasce la stagione dei fiori.
Vedo i vari colori nei prati e parchi
Il creatore ha modificato i colori
dal bianco e dal nero, altre tonalità ha congiunto.
il rosa, il viola, il giallo, l'arancione,
il rosso, il verde e l'azzurro.
E grazie al sole cambiano continuamente le loro sfumature,
osservo ogni colorazione con gli occhi d'amore
e in me è tornata la mia serenità.
Rebecca (dal suo blog)
sabato 20 febbraio 2010
"Lasciatemi scegliere" di Gabrielarte
Se posso scegliere scelgo la pace
se posso scegliere scelgo la gioia
se posso scegliere scelgo il silenzio
se posso scegliere scelgo calore
se posso scegliere scelgo il lavoro
se posso scegliere scelgo l'amore
se posso scegliere scelgo la libertà
perché solo chi vive può scegliere
e io ho tanta voglia di vivere
se posso scegliere scelgo la gioia
se posso scegliere scelgo il silenzio
se posso scegliere scelgo calore
se posso scegliere scelgo il lavoro
se posso scegliere scelgo l'amore
se posso scegliere scelgo la libertà
perché solo chi vive può scegliere
e io ho tanta voglia di vivere
venerdì 12 febbraio 2010
NEI MIEI OCCHI
Di nuovo Laura e la sua delicata poesia....
Nei miei occhi,
verdi vetri sagomati dal sale e
reti intrecciate da vecchi marinai
dipinti di vino e di mare.
Nei miei occhi
il violento infrangersi
dell'onda sulla scogliera e
i segreti bambini dei castelli di sabbia
trasportati nel cuore dell'abisso.
Nei miei occhi,
il grano maturo,nella calura estiva,
eretto nel campo e
attento all'incessante
chiacchierio delle cicale.
Nei miei occhi,
papaveri rossi
accarezzati da quel vento
che ne smuove i petali
in un delicato sfarfallio.
Nei miei occhi
i pampini colorati di sole
e il colore del mosto,
la terra bagnata di pioggia,
le radici dell'argentato ulivo
aggrappate alla pietra,
la foglia secca
abbandonata dal ramo
e il suo volo senza approdo sicuro,
la danza del fuoco
sul ceppo di castagno
e un paiolo fumante nel camino
pieno di speranza e di polvere d'oro.
Nei miei occhi,
antichi borghi color seppia,
fioche luci di lumi a olio,
giovani puerpere coi fiori al seno,
bimbi in piazza dalle bianche filastrocche,
acerbi uomini ad annusare una gonna
comperata per un'ora d'amore.
Nei miei occhi
il riso nel corpetto della sposa
e una lenzuolo profumato di rose,
i fragranti biscotti al miele e cannella
sfornati da mani
che sanno di borotalco e calore.
Nei mie occhi,
altri occhi che spengono la vita
in un respiro
volando oltre,
ma non so dove.
Laura
Laura
Lucciola
Piccola lucciola,
raccogli tutto il giorno
la polvere del sole,
la nascondi come fosse oro e
quando la luna
è alta nel cielo
e lo accarezza di luce bianca,
tu,
piccina,
ad un palmo da terra
insegui rime di anime sognanti.
Corri qua e là,
regalando i puntini sulle i
a nuovi ritagli di cuore,
doni gocce di sole
in un gesto d'amore
e stanca all'alba
ti addormenti al confine
di un pensiero
scritto sulla carta della notte.
°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°°
Una poesia della mia dolce amica Laura
sabato 9 gennaio 2010
Sola
Ti domandi se mi sento sola:
Ok allora, sì, mi sento sola
come un aereo vola solo e orizzontale
sulla sua onda radio, puntando
oltre le Montagne Rocciose
verso le piste recinte di blu
di un aeroporto sull'oceano.
Mi vuoi chiedere, mi sento sola?
Bene, certo, sola
come una donna che attraversa il paese guidando
giorno dopo giorno, lasciandosi dietro
miglio dopo miglio
piccole città dove avrebbe potuto fermarsi
a vivere e morire, da sola.
Se mi sento soladev'essere la solitudine
di svegliarsi per prima, di respirare
il primo respiro freddo dell'alba sulla città
di essere l'unica che è sveglia
in una casa avvolta nel sonno.
Se mi sento sola
è come la barca chiusa nel ghiaccio della riva
nell'ultima luce rossa dell'anno
che sa che cos'è, che sa che non è
ghiaccio ne' fango ne' luce d'inverno
ghiaccio ne' fango ne' luce d'inverno
ma legno, con quel dono di poter bruciare
Adrienne Rich
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