Meglio cantare che morire
soffrire
sorridere
non penso al giorno
che me ne andrò
sarà un bel giorno
sicuramente si
un bel giorno
si
volando camminando cantando
onda su onda
nell’aria
bufera o libeccio che sia
chissà dove arriverò
sicuro nel cielo sarò
tra le pagine di un libro
già letto mai scritto
infinito
col vino dal color rosso vermiglio
scarabochierò una sola sensata parola
fine
(Di zebacchetti)
6 commenti:
...perché non si muore di morte ma di vita e visto che la vita è bella anche la morte lo sarà... a tempo debito.
Un graziabbraccio
Ci stanno lasciando personaggi significativi. Credo che la morte sia accettabile se c'è coscienza di avere lasciato un pur sottile filo di bene per i Futuri. Altrimenti poveri noi, saremmo vissuti invano.
Ciao Fausta, non c'è tristezza in questa poesia, andrò a conoscere l'autore.
Grazie e un abbraccio.
Viviamo questa bella vita attimo dopo attimo e la morte ci sembrerà bella anche lei!! buona serata...ciao
Buon 8 marzo, Fausta, splendido esemplare di donna.
Un abbraccio.
Ciao Fausta, qui c'è tanto sole ed anche se a tratti fa freddo, la primavera è in arrivo, lo dicono le gemme che non s'ingannano.
Un abbraccio.
Che bella poesia! Sembra quasi una canzone!
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