Dopo la pioggia
che mi ha rigato il volto
io canto.
Dopo anni
di mari increspati
da annegare
io canto.
Dopo rovinose cadute
in baratri
di buio senza fine
io canto.
Dopo uragani
di venti
a distruggere la mia anima
io canto.
Dopo striscianti serpenti
che iniettavano veleno
nelle mie vene pulsanti
io canto.
Dopo aver toccato il fondo
e risalito il tunnel
fino a ritrovar commossa
uno spiraglio di luce
io canto.
Dopo la quiete
che assaporo lenta,
pacata,
beato raggiungimento
di un'isola verde,
io canto.
(Stefania Codeluppi)
1 commento:
Grazie.
Sembra scritta per il periodo che ho vissuto e ancora sto vivendo...
Un giorno canterò anche io!
Un bacio
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