venerdì 27 gennaio 2012

LA TORTURA




Ogni notte soldati ubriachi vengono a picchiarci

con bastoni e il mio corpo è nero di lividi

come un pezzo di legno bruciacchiato.

A volte ci gettano qualche carota cruda,

una barbabietola ed è una vergogna:

ci si batte per averne un pezzetto e perfino

qualche foglia.

L'altro giorno due ragazzi sono scappati,

allora ci hanno messo in fila e ogni quinto

della fila veniva fucilato...

lo non ero la quinta, ma so che non uscirò viva

da qui.

Dico addio a tutti, cara mamma, caro papà,

mie sorelle, miei fratelli, e piango...


(Dalla lettera di una giovane russa, Ljubka Sevstova,
scritta poco prima di essere fucilata)
















3 commenti:

Sari ha detto...

Ho seguito la diretta di radio3, il giorno 27 gennaio. le testimonianze sono state strazianti e ancora mi chiedo come si è giunti a tanto senza che qualcuno intervenisse. Mi chiedo anche che persone sono quelle che hanno progettato a tavolino queste infamie.
Ciao Fausta, un tenero abbraccio.
Sari

Roscio ha detto...

Straziante ricordo, bellissima testimonianza.

Stefania ha detto...

accidenti, che colpo al cuore... Graqzie. ti aspetto da me. http://odoreintensodicarta.com