venerdì 12 dicembre 2008


ACCADDE OGGI

Il 12 dicembre 1969 un ordigno contenente sette chili di tritolo esplode alle 16,37, nella sede della Banca Nazionale dell’Agricoltura, in piazza Fontana, a Milano.
I terroristi non avrebbero potuto scegliere un momento migliore: la banca è infatti gremita per il "mercato del venerdì", che richiama gli agricoltori delle province di Milano e Pavia.

L'ordigno è stato collocato in modo da provocare il massimo numero di vittime: sotto il tavolo al centro del salone riservato alla clientela, di fronte all'emiciclo degli sportelli. I locali devastati testimoniano la potenza dell'esplosivo impiegato.
L'attentato causa sedici morti, di cui quattordici sul colpo, e ottantotto feriti.

La storia dirà se la strage di piazza Fontana, inaugurando la strategia della tensione, ha determinato i dieci anni più bui della vita politica italiana con l'inizio della strategia della tensione: tra il 1968 e il 1974 verranno compiuti 140 attentati.
Quello di Piazza Fontana è uno dei più gravi; verrà ricordato insieme alla strage di Bologna come uno dei peggiori eventi della storia italiana postbellica.

Non è mai stata fatta chiarezza su questa tragedia.

2 commenti:

Unknown ha detto...

Carissimi,

E’ rivolta alla Vostra cortese attenzione questa mia domanda interiore. Basta osservare, basta fermarsi a meditare e a pensare che oltre ad ACCADERE OGGI è SEMPRE STATO COSI’ con altre forme di violenza è l’origine dei mali stessi su cui vorrei riflettere insieme a voi.

E’ un pensiero è una domanda e contemporaneamente una sincera risposta che dettata dalla voce del cuore mi è sorta spontanea alla mente.

Vorrei estendere quel concetto di ciò che è successo nel nostro passato con una visione diversa, con un’altra prospettiva che non è la solita, ma solo diversa. Io ho cercato di sintetizzarla in questo modo.

Sarebbe meraviglioso se chi leggendo in queste poche pagine, in quello che il mio essere ha sperimentato in un turbine d’indefinibili sensazioni capisse che è come descrivere e seguire più facilmente quella via già tracciata da qualcuno. Qualcuno che in un tempo passato e vicino, pioniere del proprio cuore, con grande coraggio, con grande sacrificio e spirito d’avventura, si è inoltrato in una selva oscura, andando lontano, alla scoperta delle americhe e delle indie.

Sarebbe meraviglioso se servisse a risvegliare o a chiarire dei dubbi, dei quesiti, delle verità non capite, a chi pensa che questa vita, sia solo un flusso d’alternati stati di coscienza o di sensazioni che nel vivere si percepiscono, in una continua danza che si alterna fra tenebra, sofferenza lavoro, sonno, stasi inerzia, confronti, azioni, opere, pensieri, desideri parole, gelosie, odio, amore, luce e gioia.

Sarebbe meraviglioso se chi leggendo capisse, che è assai riduttivo che quel flusso normale/ordinario che ci conduce dalla nascita, dalla fanciullezza, dalla giovinezza, dalla maturità alla vecchiaia e poi alla fine del sentiero fra le braccia di sorella MORTE lasciando più o meno una traccia, una scia, un’impronta malevola o benevola e restare immortalato nelle scritte di una lapide o nei ricordi di chi ci ha tanto amato.


Sarebbe assai Inaccettabile che quel Dio dei nostri padri, quel Dio sconosciuto ci ha creato lasciandoci soli nel sentiero delle prove, nel sentiero del confronto, nel sentiero delle pene e delle delizie terrene, dicendoci di vivere amorevolmente per non essere puniti, di crearci una famiglia, di procreare nel dolore, di accudire dei figli che spesso non ci capiranno, di lavorare con sudore, d’essere padroni della terra e di tutti i regni inferiori e soprattutto di lodare quel Dio che ci ha generato in ogni momento della nostra esistenza. Dove leggi statali e credi religiosi s’interpolano al nostro libero arbitrio insegnandoci o imponendoci uno studio, un ricercato e compromesso duro lavoro, un’etica, una morale o un ideale Politico, Religioso o Sociale, per aiutarci e guidarci o per ammonirci quando il denaro che otteniamo lecitamente o illecitamente non è più sufficiente a pagare sotto forme di tasse quello che con corta mano, ci danno in virtuale e illusoria moneta.

In questa società molto consumistica e materialistica dove esseri assai egoistici e senza un cuore convertono in vile denaro il sacrificio, il sangue e persino la vita di tanti simili, di tanti esseri viventi. Dove forze militari, governi di potere e corrotti uomini politici scambiano o barattano anime umane con tecnologia aliena (abduction). Dove falsi interessi globalizzanti di governi e multinazionali tendono al dominio delle masse con il controllo dei mercati economici, alterando volutamente tutto ciò che è alimentare, iniettando sostanze chimiche/virus e sostanze radioattive nell’ambiente e nell’atmosfera. Osservate ogni tanto il cielo e vedrete tanti particolari, inusuali e strane curiose ragnatele di scie chimiche prodotte da reattori. Oppure attraverso il malefico controllo del pensiero, attraverso l’emissione d’immagini sublimali o attraverso l’emissione illecita ed invisibile d’onde d’urto o di campi elettromagnetici particolari che influenzano la mente, creando malattie azioni / reazioni e squilibri mentali / psichici a tanti.

Come può un essere razionale, un essere pensante, farsi esplodere in mezzo a tanta gente? Ammazzare i propri figli, i propri genitori o i propri fratelli? Con quale inconsapevolezza? Con quale consapevolezza o con quale condizionamento?

In questa sociètà quasi fatta apposta di tante assurde regole che ci fanno correre più del dovuto, sottraendo energia, libera espressione libero pensiero e soprattutto tempo da dedicare alle nostre care famiglie. Che bella democrazia che bella libertà. Plagiati dagli sport dalle pubblicità, dalle mode dai giornali e dall’apparente mondo esteriore, dietro una televisione, un computer, un tenore di vita da mantenere a qualsiasi costo, un modus che tende e rende inconsapevoli schiavi dalle proprie brame e da inappaganti e continui inutili desideri, un modus dove è facile cogliere i difetti e le manchevolezze degli altri, ma raramente quelli nostri. Un modus per cui molti dicono e pensano, che nel mondo c’è chi sta peggio e tutto questo ci consola?

Per non parlare di tutte quelle forze naturali che madre GAIA sta risvegliando per compensare e riequilibrare tutto quello che il nostro fare, il nostro vivere sfrenato, consumistico ed egoistico ha assai alterato e assai inquinato.

In una società, dove tutto questo è una realtà che ci fa partecipi, non c’esula non c’esclude, perché anche noi siamo artefici volontari o involontari, perché il mondo, nell’essenza è lo specchio di noi stessi, che riflette tutti gli aspetti positivi ma, anche la natura, la violenza, la corruzione, l’inganno e la crudeltà della maggior parte degli esseri umani.

E alla fine? Alla fine di tutto, dopo tanti sacrifici, dopo tante disavventure, dopo tante assurde lotte, dopo tanto accumulare d’illusori beni materiali, dopo tante speranze, alla fine il nostro viaggio finisce nudo e spoglio accompagnato con un solenne eterno riposo che ci rimette fra le braccia di quel Dio dei nostri padri, a quella grazia a quella speranza dettata dal cuore di chi resta, di chi tanto ci ama, nel desiderio che dopo la morte, dopo il trapasso, il paradiso sia la nostra finale dimora per diventare meravigliosi angeli alati nell’ora di un giudizio universale. Sembra tutto logico, ma sono tanti i ma che ho chiesto a me stesso e che rivolgo alla vostra giusta riflessione e coscienza interiore.

Credetemi questi perché come tantissimi altri quesiti sono affiorati alla mia mente dopo che il mio adorato immenso amore, mio figlio ORAZIO di 20 anni è ritornato alla casa del padre celeste.

Affettuosamente
Raffaele

nonnatuttua ha detto...

Caro Raffaele, qualche volta io credo nei miracoli.... perchè ho aperto questo blog solo ora e solo per una forma di ribellione verso il gestore del mio primo blog - quello nel quale ho messo il mio cuore, i miei ricordi, la mia vita...
Qui ho voluto ricordare questo avvenimento senza troppe parole, perchè è una di quelle storie che non si devono dimenticare.
E tu sei venuto, non so neppure come, con queste tue meravigliose parole che sento risuonare dentro come verità anche mie...
Grazie, mi hai commosso...
Perchè miracolo? Perchè se non avessi aperto questo piccolo spazio, non le avrei mai lette....
ci sarebbe dentro di me qualcosa di meno!
Ti sono vicina con tutto il mio cuore
Fausta